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Differenze e manutenzione auto a gas: meglio GPL o Metano?

L’offerta commerciale delle case costruttrici di veicoli con doppia alimentazione (GPL o Metano), vuoi per moda, vuoi per effettivo senso ecologico, complici anche le riduzioni di imposta ma anche la possibilità di circolare nei giorni di maggiore inquinamento dove il blocco del traffico spegne la maggior parte dei veicoli, ha incrementato notevolmente il parco circolante percentuale di questi veicoli.

Chi compra oggi un veicolo con doppia alimentazione, lo fa per risparmiare e per poter circolare in caso di blocco del traffico: oltre al nuovo, esistono sul mercato dell’usato diverse occasioni che possono allettare nell’acquisto.

Vediamo ora, riassunte in punti schematici, le principali differenze fa i due tipi di alimentazione.

1) Che differenza c’è tra Gpl e Metano?

Il Gpl (Gas di petrolio liquefatto) è una miscela composta principalmente da propano e butano, con occasionale presenza di piccole quantità di etano o d’idrocarburi non derivato dal petrolio che è contenuto in specifici serbatoi sotto pressione (a circa 6-8 bar).

In Italia è comunemente chiamato “Metano” (o CNG, Gas naturale compresso) una miscela di gas, composta effettivamente in gran parte da metano, ma anche da altri idrocarburi leggeri come propano, butano e tracce di altri gas che è contenuto in appositi serbatoi ad alta pressione (circa 200 bar).

Il potere calorifico dei carburanti per trazione è riportato nella tabella seguente:

  • Gas di petrolio liquefatto (GPL) – 12,8 kWh/kg
  • Benzina per auto – 12,2 kWh/kg
  • Combustibile per aviogetti – 12,1 kWh/kg
  • Gasolio (leggero) – 11,9 kWh/kg
  • Petrolio grezzo – 11,6 kWh/kg
  • Olio combustibile – 11,4 kWh/kg
  • Gas naturale – 9,7 kWh/m3
  • Carbone di legna – 7 kWh/kg
  • Litantrace – 8,6 kWh/kg

I regolamenti di riferimento per le vetture alimentate a gas sono:

  • ECE 67/01 GPL
  • ECE 110 CNG
  • ECE 115 MONTAGGI A RETROFIT

2) Che tipo di bombole si usano per il GPL ed il Metano?

Dato che le pressioni di esercizio dei due impianti sono molto differenti, le bombole dei due impianti sono molto differenti. Per GPL sono normalmente in acciaio, di forma cilindrica (nel bagagliaio) oppure toroidale (in sostituzione della ruota di scorta). La capacità effettiva delle bombole GPL è pari all’80% della teorica, come requisito della normativa ECE 67-01 vigente.

Le bombole di Metano sono cilindriche e la loro costruzione, prima in acciaio, si sta oggi orientando verso l’impiego di materiali compositi in modo da contenere il peso.

La normativa ISO 11439 (recepita dal regolamento ECE R110) classifica le bombole come segue:

  • CNG tipo I —> in metallo.
  • CNG tipo II —> anima interna metallica, parzialmente rinforzata con filamento continuo di fibra, impregnato con resina.
  • CNG tipo III —> anima interna metallica, totalmente rinforzata con filamento continuo di fibra, impregnato con resina.
  • CNG tipo IV —> anima interna non metallica, totalmente rinforzata con filamento continuo di fibra, impregnato con resina.

 3) Che manutenzione si deve fare alle bombole di GPL e Metano?

Oltre ai controlli visivi relativi a corrosione, urti, all’integrità del fissaggio, etc., le bombole devono essere sottoposte a controlli supplementari relativi alla loro vita:

Bombole GPL

Per i serbatoi soggetti all’omologazione nazionale o all’ECE/ONU N° 67-01, non essendo prevista l’indicazione della data di costruzione, sui serbatoi medesimi, la sostituzione deve avvenire il decimo anno di utilizzo, da intendersi come segue:

  • Data di collaudo in MCTC dell’impianto, quando l’installazione è successiva alla prima immatricolazione;
  • Data di prima immatricolazione del veicolo, se allestito sin dall’origine con impianto GPL

Bombole CNG (Metano)

Le bombole per Metano devono essere sottoposte a visita di revisione tecnica almeno:

  • quinquennale (ogni cinque anni), comprensivo di tutto il mese di scadenza, per le bombole rispondenti alle norme nazionali, presso il G.F.B.M. (Gestione Fondo Bombole Metano);
  • quadriennale (ogni 4 anni), comprensivo di tutto il mese di scadenza, per le bombole rispondenti al regolamento ECE/ONU n°110, con modalità specificate nella circolare Min. Trasp. prot. n. 131_MOT2/C del 13.01.2006.

4) Quale autonomia ho a disposizione con una vettura alimentata a GPL oppure a CNG?

L’autonomia della vettura alimentata a GPL, è in media inferiore del 10-15% rispetto a quella a benzina a parità di litri. L’autonomia di un’auto a Metano è in funzione delle capacità del serbatoio o dei serbatoi installati.  Per esempio, se abbiamo delle bombole installate per una capacità di 100 litri di volume, queste equivalgono a 25 metri cubi di Metano, che corrispondono a circa 26 litri di benzina.

5) I bocchettoni di rifornimento delle vetture GPL sono uguali in ogni nazione?

No, la specifica è diversa in ogni paese; in Europa si stanno standardizzando su:

  • raccordo italiano (ad espansione)
  • raccordo tedesco (avvitato)
  • raccordo olandese (a baionetta).

Prima di mettersi in viaggio, è quindi meglio verificare se la presa di cui si è dotati è corretta, oppure si deve acquistare lo specifico adattatore.

6) Ci sono delle perdite di potenza in un motore trasformato a GPL? Ed in uno a Metano?

Per quanto riguarda gli ultimi sistemi GPL con tecnologia ad iniezione sequenziale di tipo fasato, la perdita di potenza del motore di circa il 2-3% (inteso come potenza massima) e perciò pressoché inavvertibile alla guida. Una volta, i primi impianti potevano arrivare ad una perdita del 10%
Nel motore con alimentazione a CNG, la differenza di prestazioni è nell’ordine del 10-12% (inteso come calo di potenza massima)

7) Quali sono le avvertenze da usare per un corretto utilizzo delle vetture alimentate a gas?

Fondamentalmente si deve considerare che tutti i componenti della vettura per l’alimentazione a benzina vedono il loro utilizzo in maniera frazionata e discontinua. Ogni tanto, è opportuno percorrere alcuni chilometri con alimentazione a benzina, in modo che gli iniettori, la pompa e le tubazioni dal serbatoio, possano funzionare. Gli iniettori e la pompa potrebbero infatti bloccarsi a causa dei residui e dello sporco che si depositano sul fondo del serbatoio benzina.

Per questo è meglio non tenere l’auto in riserva oppure fare il pieno a scadenze prestabilite, ma tenere sempre circa un quarto di serbatoio rabboccando la benzina costantemente in modo da averla sempre fresca.

Le vetture con serbatoio con pompa benzina integrata hanno sofferto in passato anche di problemi di surriscaldamento della pompa, in quanto il raffreddamento è assicurato dalla presenza del carburante nel quale lavora in immersione, e girare con il serbatoio perennemente vuoto andava ad aumentare il riscaldamento della stessa.

8) L’alimentazione a Metano comporta un aumento della frequenza di cambio candele?

L’accensione delle vetture a Metano può essere difficoltosa, specie nelle versioni mono-carburante (dove il serbatoio benzina è inferiore ai 15 litri e viene usata solo in condizioni estreme o di emergenza) che partono direttamente a metano.
Ciò richiede che le candele siano controllate più frequentemente ed eventualmente sostituite; se lo stato delle candele è cattivo ci possono essere problemi di mantenimento del minimo.

9) L’alimentazione continua a GPL oppure a Metano, può provocare danni alle valvole?

La maggiore temperatura in camera di combustione e la mancanza della lubrificazione intrinseca del carburante può portare ad un’usura maggiore delle valvole del motore e delle loro sedi. Bisogna però distinguere fra i sistemi di regolazione del gioco valvole di cui è dotato il motore: se nel caso dei motori con registrazione del gioco con punterie idrauliche queste si adattano automaticamente, per i motori con registrazione non automatica del gioco valvole, è necessario controllarne periodicamente (orientativamente attorno ai 30.000 km) il valore e regolarlo riportandolo entro i valori previsti dalla Casa, pena il rischio di incorrere un’elevata usura delle sedi stesse.

Ci sono ancora in circolazione motori con le sedi valvole ricavate direttamente nel materiale della testata, che possono avere poi una minore resistenza all’usura delle sedi rispetto alla maggiore temperatura di combustione del Metano.

C’è anche da dire che i motori attuali soffrono di meno rispetto al passato la doppia alimentazione: la benzina verde ha meno potere lubrificante della benzina rossa che conteneva piombo tetraetile e, quindi, i materiali dei componenti della distribuzione sono stati adeguati di conseguenza.

Inoltre, le temperature in camera di combustione sono oggi più elevate che in passato; la necessità di fare lavorare correttamente il catalizzatore, impone ai motoristi di fare lavorare i motori intorno al rapporto stechiometrico, contrariamente al passato dove si preferiva fare lavorare il motore leggermente “grasso” anche per avere un certo raffreddamento generato dall’evaporazione della benzina in eccesso.

Ci sono infine i motori che nascono già con doppia alimentazione, per cui i produttori operano già a livello progettuale tutti gli accorgimenti necessari per il corretto funzionamento.

10) E’ vero che il maggior peso dovuto alle bombole, specie negli impianti a Metano, porta un’usura anticipata degli ammortizzatori?

Se il veicolo è trasformato post-vendita, Il maggior peso sull’asse posteriore dovuto alle bombole montate, genera una maggiore sollecitazione degli ammortizzatori posteriori.
Tale problema può essere evitato o limitato modificando il precarico delle molle oppure equipaggiando il veicolo con molle e ammortizzatori rinforzati, operazione consigliata anche per la sicurezza di marcia.

Nel caso di veicoli prodotti con doppia alimentazione di serie, anche in questo caso i costruttori operano già a livello progettuale con la specifica progettazione della telaistica e dell’assetto; questo viene modificato di conseguenza per conservare il più possibile le caratteristiche dinamiche della vettura di base, seppur gravata da un peso superiore.

Anche a questo scopo, si impiegano sempre più le bombole di Metano di tipo IV, in materiale composito, il cui peso è notevolmente ridotto rispetto a quelle costruite in acciaio, a fronte di un costo superiore delle stesse in acciaio.

11) Le bombole di Metano in materiale composito (come ad esempio quelle impiegate sulla Mercedes classe Bo o nelle Citroen C3) comportano maggiori problemi?

L’utilizzo dei materiali compositi nelle bombole del Metano dà indubbi vantaggi in termini di leggerezza: sicuramente il montaggio e la manutenzione richiedono una maggiore perizia nelle operazioni, e devono essere compiuti presso i centri autorizzati.

I problemi riportati dai giornali per l’esplosione di una bombola di Metano in materiale composito della classe B che ha danneggiato leggermente la vettura, sono stati individuati come errori umani in fase di montaggio.

12) E’ vero che non posso parcheggiare la vettura a GPL nei piani interrati?

Le vetture dotate di impianti che rispondono alle norme ECE/ONU 67/01 (tutti gli impianti a Gpl devono essere obbligatoriamente dotati di questo sistema di sicurezza dal 1° gennaio 2001) possono essere parcheggiate fino al primo piano interrato delle rimesse, anche se ci sono ulteriori piani interrati. Le vetture a metano, possono invece essere parcheggiate ovunque

13) Posso imbarcarmi sulle navi con un’auto a GPL? E con una a Metano?

Non c’è normativa ed è tutto lasciato a discrezione degli armatori per il GPL: nessun problema per il metano.

14) Cosa viene fatto ai veicoli con doppia alimentazione in Revisione periodica?

I controlli di base sono gli stessi che per gli altri veicoli: solo per la prova di inquinamento, vengono eseguite due prove, una per ogni alimentazione, oltre a controllare la validità dei serbatoi GPL o Metano.

In caso di bombole scadute, la revisione in corso si deve interrompere, si deve compilare da parte del Responsabile Tecnico un modulo particolare (mod. B110) che viene inviato all’ufficio Provinciale della Motorizzazione Civile, e si consegnano al cliente i documenti invitandolo a presentarsi presso la Motorizzazione civile.

15) Quali sono le sanzioni se circolo con le bombole scadute?

Circolando con le bombole GPL o Metano scadute, si incorre nella sanzione relativa all’Art. 71, c.1 e c.6 “Veicolo a motore o rimorchio non conforme alle prescrizioni”, pari a 85€.

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