La revisione auto e moto, oltre ad essere un fondamentale controllo per garantire la sicurezza stradale, è un obbligo previsto dalla legge italiana quindi prevede multe per chi viola la normativa. Vediamo nel dettaglio quali sono le sanzioni in caso di revisione scaduta, per la falsa dichiarazione, o per la reiterata inosservanza degli obblighi di legge.
Circolare con la patente scaduta non è l’unico problema per gli automobilisti. Chiunque circoli con un veicolo che non sia stato presentato alla prescritta revisione, infatti, è soggetto a tolleranza zero in materia e quindi alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 173 a euro 694. Tale sanzione è raddoppiabile in caso di revisione omessa per più di una volta in relazione alle cadenze previste dalle disposizioni vigenti. L’organo accertatore annota sul documento di circolazione che il veicolo è sospeso dalla circolazione fino quando verrà effettuata la revisione.
Le conseguenze per mancata revisione
È consentita la circolazione dell’auto o moto al solo fine di recarsi presso uno dei centri competenti designati nel giorno in cui è previsto l’appuntamento.
Al di fuori di tali ipotesi, se la revisione auto ha conferito lo status di “Sospeso” al veicolo (che viene segnalato con un’etichetta adesiva sul libretto di circolazione) e si circola ugualmente, l’automobilista pagherà una multa compresa tra 1.998 e 7.993 euro. All’accertamento della suddetta violazione anche durante il periodo precedente, ne consegue anche la sanzione amministrativa accessoria del fermo amministrativo del veicolo per novanta giorni, secondo le disposizioni del capo I, sezione II, del titolo VI. In caso di reiterazione delle violazioni, si applica la sanzione accessoria della confisca amministrativa del veicolo.
Inoltre, chiunque presenti agli organi competenti una falsa dichiarazione di revisione auto è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 430 a euro 1.731 e il ritiro della carta di circolazione.
Anche i centri di revisione sono controllati dal Ministero dei Trasporti quindi, se viene accertato da parte dei competenti uffici provinciali della Direzione generale della M.C.T.C. il mancato rispetto delle modalità e dei termini stabiliti, il centro revisione è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 422 a euro 1.695. Se nell’arco di due anni decorrenti dalla prima vengono accertate tre violazioni, l’ufficio provinciale della direzione generale della M.C.T.C. revoca la concessione all’officina. Inoltre, l’accertamento della falsità del certificato di revisione comporta la cancellazione dal registro dei centri di revisione.
Chiunque produca agli organi competenti attestazione di revisione falsa è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 430 a euro 1.731. Da tale violazione discende la sanzione amministrativa accessoria del ritiro della carta di circolazione.
Alla luce di quanto detto, si può affermare che le sanzioni per revisione auto scaduta arrivano fino a circa 10.000 €.
Come vengono effettuati i controlli?
Dal 2015 è operativo il MCTCNet2, uno strumento che automatizza tutte le procedure che vanno dalla prenotazione della revisione all’esito della stessa. I dati sono poi inviati alla Motorizzazione che controlla che tutte le auto in circolo abbiano la revisione in regola e che chi opera nel settore segua le regole previste per legge. La collaborazione, inoltre, si allarga al corpo di polizia che può accedere a questi dati quando vengono fatti controlli su strada tramite autovelox e tutor. Una volta effettuato il fotogramma della targa di un’auto, infatti, si può controllare la sua storia quindi verificare se ha effettuato la revisione o meno.
Insomma, questa è una garanzia per l’automobilista virtuoso che effettua i controlli previsti per legge e discrimina, invece, chi vuole fare il cosiddetto “furbetto”.
Le informazioni di questa pagina sono state verificate e aggiornate il 03 Marzo 2023