Gli ammortizzatori dell’auto quando vanno sostituiti?

Quando l’usura degli ammortizzatori auto causa meno comfort alla guida e scarsa tenuta di strada occorre sostituirli per tornare a guidare in sicurezza.

Gli ammortizzatori dell’auto sono elementi strettamente legati alla sicurezza della vettura, da non confondere con le sospensioni. Non essendo visibili dall’esterno, sono spesso dei componenti poco considerati dal punto di vista della manutenzione. Inoltre, quando si stanno scaricando o usurando, gli ammortizzatori delle automobili danno dei segnali a cui però chi guida tende presto ad abituarsi, così da sottovalutare il problema.

Al contrario, controllare gli ammortizzatori dell’auto e procedere alla loro sostituzione quando necessario è una pratica molto importante. Da loro, infatti, dipendono in gran parte la tenuta di strada del veicolo e il comfort generale durante la guida. Ma prima di capire quando si devono cambiare gli ammortizzatori e quali sono i segnali a cui prestare attenzione, vediamo meglio a cosa servono e come funzionano.

A cosa servono gli ammortizzatori di una macchina?

Gli ammortizzatori dell’automobile sono quattro, hanno forma cilindrica e il loro scopo è rallentare il movimento delle sospensioni. Come accennato, infatti, ammortizzatori e sospensioni sono due componenti diverse, anche se spesso se ne sente parlare come se fossero la stessa cosa. Ebbene non è così, anche se ammortizzatori auto e sospensioni lavorano in stretto collegamento tra loro.

Le sospensioni sono elementi elastici a forma di grossa molla che collegano il telaio alle ruote. Il loro compito è assorbire le sollecitazioni che provengono dalle irregolarità della strada, come buche, dossi o dislivelli. Alle sospensioni della macchina sono collegati gli ammortizzatori.

Senza gli ammortizzatori, in seguito a una sollecitazione, le molle delle sospensioni tornerebbero al loro stato iniziale in maniera troppo brusca rendendo la guida ben poco confortevole. In poche parole, gli ammortizzatori auto funzionano come dei freni idraulici che attenuano il rimbalzo del sistema di molle costituito dalle sospensioni.

Per funzionare correttamente, gli ammortizzatori presentano due camere cilindriche posizionate una dentro l’altra. Un pistone scorre dentro la più interna, a sua volta riempita con un fluido idraulico, ossia un olio apposito. L’olio esercita una resistenza sul pistone, consentendo a quest’ultimo di rallentare il rimbalzo delle molle.

Negli ammortizzatori delle automobili più moderne, sportive o sofisticate, oltre all’olio è presente anche un gas pressurizzato in camera separata, per lo più azoto. Questa tipologia di ammortizzatore è detta oleopneumatica e consente di aumentare le performance del componente, rendendo l’assorbimento dell’attività delle sospensioni ancora più morbido e preciso.

Che siano dell’uno o dell’altro tipo, purtroppo gli ammortizzatori non resistono in eterno. La durata degli ammortizzatori auto è variabile, e dipende sia dal tipo di automobile sia dallo stile di guida. Per questo, è bene conoscere i “sintomi” che possono avvertirci della necessità di sostituire questi componenti.

Come si capisce che gli ammortizzatori sono da cambiare?

In generale, il controllo degli ammortizzatori rientra nei servizi auto che fanno capo alla revisione. Il consiglio generale è comunque farli controllare ogni 20.000 km circa prevedendo la loro sostituzione ogni 80.000 km. Nel frattempo, per riconoscere un’eventuale usura precoce, occorre prestare attenzione al manifestarsi dei seguenti segnali:

    • Vibrazioni del volante
    • Minore efficienza durante la frenata
    • Auto che tende a “coricarsi” in curva
    • Auto che slitta sul bagnato anche procedendo a ridotta velocità
    • Usura anomala degli pneumatici
    • Generale minore tenuta di strada

Se ti accorgi di uno o più di questi segnali, è bene procedere al controllo degli ammortizzatori presso un centro servizi auto specializzato in grado di individuare il problema. Se gli ammortizzatori auto sono scarichi ma non danneggiati, non occorre sostituirli ma possono essere rigenerati.

Se al contrario vi sono parti usurate, è necessario sostituire il componente. Nel caso, non è detto che debbano essere rimpiazzati tutti e quattro, ma occorre cambiarne almeno due sullo stesso asse. Non è infatti possibile cambiare un solo ammortizzatore, perché altrimenti l’assetto della vettura non sarebbe più equilibrato.

Sebbene prima o poi arrivi il momento di cambiare gli ammortizzatori, esistono comunque alcune buone pratiche di guida che puoi adottare per evitare la loro usura precoce. Quando è inevitabile prendere una buca o sottoporre l’auto a una sollecitazione, per esempio, rallenta dolcemente senza premere il freno. Frenare bruscamente, infatti, va a precaricare l’ammortizzatore impedendogli di assorbire l’urto al momento giusto.

Anche i colpi trasversali o su spigoli vivi sono da evitare. Oltre a poter danneggiare lo pneumatico, impatti di questo tipo anche piccoli o banali (per esempio contro marciapiedi), aumentano il rischio di spostare i punti di supporto degli ammortizzatori dell’auto. In generale, ricordati sempre che una guida accorta è la scelta migliore per tutti: per te, per il prossimo, e anche per i componenti della tua macchina come gli ammortizzatori!

Senti che la tua auto non ha più una buona tenuta di strada? Prenota il meccanico più vicino te per valutare la sostituzione degli ammortizzatori!

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