La revisione auto è un passaggio cruciale per la sicurezza su strada, suscitando spesso dubbi su frequenza e scadenze, ad esempio, ogni quanti anni si deve effettuare la revisione dei veicoli?
La prima revisione è obbligatoria dopo quattro anni dalla prima immatricolazione del veicolo, entro il mese di rilascio della carta di circolazione. I successivi controlli devono essere effettuati invece con scadenza biennale e sempre entro il mese corrispondente a quello in cui è stata effettuata l’ultima revisione.
Queste scadenze si applicano per autovetture, autocaravan, autoveicoli adibiti al trasporto di cose o ad uso speciale di massa complessiva non superiore ai 3.500 Kg, nonché a motoveicoli e ciclomotori, indipendentemente dalla tipologia di targa.
Veicoli come taxi, noleggio con conducente, trasporto merci e rimorchi oltre i 3.500 Kg, autobus e autoambulanze richiedono invece una revisione annuale.
I veicoli di interesse storico e collezionistico sono soggetti a revisione biennale, effettuabile presso centri di revisione privati, eccetto per quelli che necessitano di controlli tecnici specifici disponibili solo in motorizzazione.
Rispettare le scadenze della revisione è importante. Circolare con un veicolo non correttamente revisionato porta infatti a una sanzione amministrativa di minimo 173 Euro. Se poi il veicolo ha saltato più di una revisione, la multa può addirittura raddoppiare. Altrettanto importante è che l’auto superi correttamente la revisione. Allo stesso modo, anche un veicolo che circola liberamente senza avere superato la verifica è passibile di multa: se l’esito del controllo è la sospensione dalla circolazione, la sanzione minima è di 1.998 € oltre al fermo amministrativo per 90 giorni.
Attenzione: come meglio illustrato nella sezione relativa al “bollino blu”, con il Decreto Liberalizzazioni di Monti anche il controllo dei gas di scarico delle auto è reso obbligatorio solo in concomitanza della revisione e non più con cadenza annuale. In sintesi per le autovetture nuove l’obbligo scatta solo dopo 4 anni in occasione del primo controllo e successivamente ogni due. Raccomandiamo massima prudenza e attenzione perché vige la regola “tolleranza zero” se la revisione risulta scaduta.
Articolo aggiornato al 19 Marzo 2024