La revisione è obbligatoria anche per moto, scooter e ciclomotori: ecco in quali centri si può fare, quali sono i costi, le sanzioni e la procedura per controllare che la moto possa circolare.
La revisione moto si può fare presso la Motorizzazione civile, i centri revisione moto e le officine autorizzate, con costi diversi. I prezzi attualmente in vigore sono quelli sanciti a livello nazionale con l’adeguamento delle tariffe risalente al 2021.
Effettuare la revisione moto presso la Motorizzazione comporta costi minori (45,00 euro), ma tempi di attesa molto lunghi. In tal caso, il pagamento deve avvenire attraverso il circuito PagoPA, come per tutti gli altri servizi erogati dalla Motorizzazione.
Al contrario, i centri revisione moto hanno prezzi leggermente più alti ma tempistiche molto più veloci. Se decidi di fare la revisione moto presso un centro specializzato, ti sarà applicata una tariffa di 78,75 Euro che include:
Sebbene più costoso, fare la revisione di moto e scooter nei centri autorizzati è più comodo. Prima di tutto dovresti avere maggiore facilità a prenotare nel giorno e nell’orario per te più comodo. In più, puoi trovare tecnici specializzati che possono capire prima come passare la revisione della moto. Poter effettuare piccole riparazioni prima dell’esame, infatti, può essere fondamentale per superare il test e non sostenere i costi di una nuova revisione necessaria in caso di esito negativo.
Vediamo ora nel dettaglio quando le moto, gli scooter e i ciclomotori devono provvedere alla revisione, cosa succede se si circola con la revisione moto scaduta e come si svolge la procedura di controllo del veicolo a due ruote, inclusa la novità introdotta già da alcuni anni: il certificato di revisione.
Moto e scooter devono essere sottoposti alla prima revisione dopo 4 anni dall’immatricolazione, per la precisione entro la fine del mese di rilascio della carta di circolazione. Dopo la prima, la revisione scooter e moto deve essere effettuata ogni 2 anni, sempre entro la fine del mese in cui è stata svolta la precedente.
Per le moto adibite a servizio di piazza o noleggio con conducente sussiste invece un obbligo di revisione annuale. Ti ricordiamo inoltre che, a differenza di quanto si legge in molti blog e siti anche di settore, l’obbligo di revisione per le moto e gli scooter d’epoca è biennale.
Circolando con la revisione moto scaduta rischi una multa da 173,00 a 694,00 Euro. Attenzione: se hai saltato la revisione scooter o moto per più di una volta, la sanzione raddoppia! In aggiunta, il veicolo non potrà circolare fino a che non supera la revisione. Se continui a circolare con la moto o il ciclomotore anche nel periodo di sospensione, rischi un’ulteriore multa che va da 1.998,00 a 7.993,00 Euro oltre al fermo amministrativo del mezzo per 90 giorni.
A norma di legge, viene punita anche la presentazione di una revisione moto falsificata: in questo caso, la multa va da 430,00 a 1.731 Euro a cui va aggiunto il ritiro del certificato o della carta di circolazione.
Le sanzioni per la mancata revisione moto non sono automatiche, ovvero non ti arriverà direttamente la multa se non hai rispettato il termine per effettuare il controllo. Riceverai la sanzione solo se fermato dalla Polizia mentre circoli con il mezzo, o se intercettato da una telecamera Targa System (che verifica proprio la regolarità delle revisioni e della posizione assicurativa).
Ricordiamo però che svolgere puntualmente la revisione moto è una garanzia di sicurezza per il tuo mezzo, per te e per il prossimo, prima ancora che un obbligo di legge!
Tuttavia, può sempre capitare di dimenticare una scadenza. Se succede, ti consigliamo di recarti subito presso uno dei centri revisione moto autorizzati o alla Motorizzazione per mettere in regola il tuo veicolo. Sappi che i revisori non sono tenuti a segnalare alle autorità il ritardo con cui ti presenti. Quindi, se in questo periodo non hai ricevuto la sanzione, verrai comunque multato.
Se temi di poter essere fermato proprio mentre ti rechi in uno dei centri revisione moto per regolarizzare la tua posizione, puoi andarci con un altro mezzo, portando con te il libretto di circolazione della moto o scooter. Una volta arrivato, potrai fare una prenotazione valida per la giornata in corso. In possesso di regolare prenotazione, potrai quindi raggiungere nuovamente il centro revisione moto con il mezzo da revisionare senza incorrere in sanzioni.
La revisione moto comincia con i controlli amministrativi. Il revisore verifica i dati del libretto di circolazione e la corrispondenza del documento con la moto o il ciclomotore da esaminare. Nella pratica, controlla che il numero di targa, di telaio e il tipo di motore segnati sul libretto siano gli stessi presenti sul mezzo (ben leggibili!).
Seguono poi i controlli veri e propri. Insieme ai soliti accertamenti di routine assumono una particolare importanza alcuni test specifici, tra cui:
In aggiunta, la revisione dei ciclomotori prevede un ulteriore test di velocità dinamica, per verificare che il mezzo non superi i 45 km/h (limite indicato dal Codice della strada per questa tipologia di veicoli).
Al termine della revisione moto l’esito può essere:
Negli ultimi anni, l’Italia ha inoltre adeguato la sua normativa alla direttiva europea 2014/45 e ha introdotto l’obbligo di certificazione (e di registrazione) di una serie di nuovi parametri e la presenza di ispettori certificati all’esame di revisione. La nuova normativa è entrata in vigore il 20 maggio 2018 e coinvolge tutti i centri revisione moto autorizzati.
Nel solco di questo adeguamento, a partire dal 2019 è entrato in vigore l’obbligo di rilascio del certificato di revisione: un documento che tutti i proprietari di moto e scooter che effettuano la revisione si vedranno consegnare al termine dei controlli. La stessa normativa riguarda anche le auto.
Il certificato di revisione moto consegnato al proprietario deve contenere:
Com’è fatto il Certificato di Revisione – fac simile
Il certificato di revisione moto e scooter, così come tutta la normativa recepita dalla direttiva europea 2014/45, ha due scopi principali:
La disposizione forse più importante da questo punto di vista è infatti la lettura del contachilometri al momento della revisione. I dati registrati in fase di revisione saranno disponibili al pubblico sia sul tagliando applicato alla carta di circolazione, che direttamente sul Portale dell’Automobilista.
Articolo aggiornato il 10 febbraio 2023
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