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Documento unico di circolazione e certificato di proprietà del veicolo: cos’è e a chi serve

CU: certificato unico di proprietà

Il Certificato Unico di Circolazione e di Proprietà del veicolo (DU) racchiude in un unico documento la Carta di Circolazione e il Certificato di proprietà. L’obiettivo è quello di rendere più rapidi i controlli da parte delle forze dell’ordine e fare in modo che la situazione patrimoniale e giuridica fosse contenuta insieme alle altre informazioni sui permessi di circolazione.

È stato introdotto dal DL 98/2017 (anche noto come decreto Madia) ma ha dovuto attendere il 2020 prima che ci fossero le condizioni per la sua entrata in vigore. E anche nel 2020 ha comunque subito gli slittamenti che l’emergenza Covid ha dato a molte altre scadenze: la sperimentazione è quindi iniziata dopo 6 mesi.

Dal 1° giugno 2020 il Certificato Unico di Circolazione e di Proprietà del veicolo è obbligatorio per:

  • Minivoltura (quando si vende il mezzo a un concessionario o a un rivenditore dell’usato)
  • Cessazione di circolazione

Per tutte le altre operazioni al momento non è necessario: lo diventerà a partire dal 31 ottobre 2020 con l’entrata in vigore ufficiale. Anche in questo caso, però, non sarà necessario che i proprietari dei veicoli facciano niente: il Certificato Unico di Circolazione e di Proprietà del veicolo diventerà obbligatorio progressivamente per tipologia di certificati e sarà di conseguenza rilasciato quanto necessario, come è specificato anche sul sito Aci.


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