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Revisione auto cosa cambia e quanto costa

In questo articolo i nostri esperti fanno luce su cosa è cambiato per chi deve fare la revisione auto 2024. Purtroppo sul web tanti articoli analizzati riportano informazioni errate sulla normativa, i costi, le scadenze e le sanzioni 2024. Ecco quindi il decalogo di Revisioneauto.eu a far chiarezza!

Per sapere se il tuo veicolo è da revisionare puoi consultare la nostra pagina “Verifica la scadenza della revisione”. Se invece cerchi un Centro di fiducia in cui effettuarla, puoi usare la ricerca geolocalizzata per trovare quelli più vicini a te consigliati dai nostri esperti.

Il decalogo della revisione auto

  1. La normativa europea 2014/45
  2. La differenza tra Revisione e Tagliando
  3. Il certificato di Revisione
  4. I controlli
  5. La scadenza della revisione
  6. La Revisione auto GPL e metano
  7. La Revisione dei veicoli di interesse storico e collezionistico e veicoli d’epoca
  8. I costi della Revisione
  9. Cosa accade se l’auto non passa la Revisione
  10. Le Sanzioni previste per chi circola con un veicolo non revisionato

Introduzione alla revisione

La direttiva 2014/45 introduce l’armonizzazione della revisione periodica dei veicoli a motore in tutto il territorio europeo. Fra le varie premesse che hanno portato alla stesura, vi è anche la lotta alla contraffazione del dato chilometrico, truffa che riguarda una percentuale rilevante dei veicoli europei usati. Facendo riferimento anche al libro bianco dei trasporti europeo, le nuove specifiche tecniche delle revisioni sono state definite per aumentare i controlli e limitare al massimo la componente tecnica degli incidenti.

La differenza tra Revisione e Tagliando

Per evitare confusione, vi ricordiamo che il tagliando (manutenzione periodica) è un’operazione definita dalle case costruttrici per mantenere costante il livello di prestazioni e sicurezza del veicolo.

La revisione è invece un obbligo di legge, che prevede la verifica delle componenti di sicurezza e di inquinamento a cadenze prefissate e, precisamente, la prima volta dopo quattro anni dall’immatricolazione del veicolo e successivamente ogni due.

Il certificato di revisione

Già con l’introduzione della precedente direttiva 2010/48 e, più precisamente dal 2013, i centri di revisione dovrebbero obbligatoriamente consegnare il referto tecnico di revisione al cliente, fatto largamente disatteso in Italia a parte le officine appartenenti al network di DEKRA, che opera nel campo della Revisione dal 1925.

A partire da aprile 2019, a chiusura del ciclo di revisione oltre all’etichetta da apporre sulla carta di circolazione negli appositi spazi, viene stampato e consegnato al cliente il certificato di revisione. I dati minimi contenuti nel Certificato di Revisione sono:

  • Numero di identificazione del veicolo;
  • Targa del veicolo e simbolo dello Stato di immatricolazione;
  • Luogo e data di revisione;
  • Lettura del contachilometri al momento del controllo;
  • Categoria del veicolo;
  • Carenze individuate e livello di gravità;
  • Risultato del controllo tecnico;
  • Data del successivo controllo tecnico o scadenza del certificato di revisione;
  • Nome di chi ha provveduto ad espletare le verifiche, firma o dati identificativi dell’ispettore responsabile del controllo.

I controlli

Durante la verifica di revisione, vengono controllati tutti i particolari di sicurezza e quelli che possono contribuire all’inquinamento ambientale.
I principali controlli obbligatori vertono quindi su:

  1. Identificazione del veicolo
  2. Impianto di frenatura
  3. Sterzo
  4. Visibilità
  5. Impianto elettrico e parti del circuito elettrico
  6. Assi, ruote, pneumatici e sospensioni
  7. Telaio ed elementi fissati al telaio
  8. Altre dotazioni
  9. Effetti nocivi
  10. Controlli supplementari per veicoli delle categorie M2 e M3 adibiti al trasporto di passeggeri
  11. Identificazione del veicolo

La scadenza della revisione

La prima revisione del vostro veicolo avviene in genere dopo 4 anni, a meno che non si tratti di taxi, NCC e ambulanze per i quali è invece previsto un controllo annuale.

Dopo la prima revisione, la nuova revisione dovrà essere effettuata a distanza di due anni dalla precedente: con la nuova direttiva europea, è data anche la possibilità di richiamare i veicoli che hanno avuto percorrenze superiori a 160.000 km.

È anche previsto dal codice della strada italiano che gli uffici della Direzione Generale della Motorizzazione (anche su segnalazione degli organi di Polizia Stradale) possono ordinare in qualunque momento la revisione di singoli veicoli solo presso centri della UMC. Questo provvedimento può essere preso qualora sorgano dubbi sulla persistenza dei requisiti di sicurezza, rumorosità ed inquinamento prescritti, in caso di incidente stradale con gravi danni dei quali possono sorgere dubbi sulle condizioni di sicurezza per la circolazione, oppure per controllo a campione dei veicoli sottoposti a revisione presso centri autorizzati.

Per verificare se il tuo veicolo deve essere sottoposto a revisione nel 2023, puoi scaricare qui il nostro pdf riepilogativo.

La Revisione auto GPL e metano

Durante le prove di revisione, per i veicoli ad alimentazione doppia (GPL o metano), viene eseguita una doppia prova di inquinamento per verificare le condizioni di inquinamento con le due alimentazioni possibili. Vengono inoltre verificati i componenti dell’impianto di alimentazione supplementare e la scadenza del serbatoio.

Per quanto riguarda le bombole, nel caso del GPL queste dovranno essere sottoposte a sostituzione ogni 10 anni, mentre per il metano dovranno essere sottoposte a revisione ogni 4 o 5 anni a seconda del tipo di omologazione anche se di tipo non metallico; infatti anche per le bombole di materiale composito (CNG4), che fino a luglio 2022 avevano una prima verifica dopo 4 anni e successivamente una riqualificazione ogni due, la scadenza dei controlli è stata portata a ogni 4 anni anche dopo la prima verifica. Vengono anche eseguiti dei controlli che riguardano:

  • Il funzionamento delle tubazioni e raccordi
  • La verifica e/o sostituzione dei filtri
  • Il funzionamento degli iniettori e della centralina
  • L’eventuale sostituzione del riduttore

La Revisione dei veicoli di interesse storico collezionistico e dei veicoli d’epoca

Con la denominazione di veicoli d’interesse storico e collezionistico si intendono i veicoli iscritti in un apposito registro nazionale (es. ASI, Storico Lancia, Italiano FIAT, Italiano Alfa Romeo e storico FMI). Se il veicolo risulta iscritto nell’elenco nazionale e il proprietario è in possesso dell’apposita documentazione e/o sulla carta di circolazione è riportata la voce “veicolo di interesse storico e collezionistico”, la cadenza della revisione è biennale. Si intendono veicoli d’epoca, tutti quei veicoli che sono regolarmente iscritti in apposito elenco presso il Centro Storico del Dipartimento per i trasporti terrestri e sono stati radiati dal PRA ovvero non hanno una targa ne una carta di circolazione e possono essere utilizzati per strada solo in determinati eventi e seguendo la normativa riguardante la loro circolazione. In questo caso esiste l’obbligatorietà di un controllo periodico che dev’essere effettuato ogni 5 anni.

I costi della Revisione auto

Il costo della revisione auto è attualmente di 45€ presso la Motorizzazione Civile, che però richiede una trafila lunga di prenotazione, mentre a partire dallo scorso 1 novembre presso i centri privati è di 54,95 € a cui sommare IVA, diritti DMS e le commissioni di pagamento diritti DMS:

  • 54,95 €    tariffa obbligatoria di revisione +
  • 12,09 €    iva 22% sulla tariffa obbligatoria di revisione +
  • 10,20 €   diritti DMS (esente IVA ex art. 15 DPR n. 633/1972) +
  • 1,76€       commissioni pagamento diritti DMS (esente IVA ex art.15)*

* Il costo delle commissioni di acquisto dei diritti DMS variano in base al provider di servizio di pagamento (PSP) utilizzato. L’importo più diffuso è di € 1,76 (esente IVA ex art. 15) che porta la tariffa di revisione a un totale di € 79. Eventuali oscillazioni di prezzo legate al PSP sono minime.

Cosa accade se l’auto non passa la Revisione

Se i parametri tecnici di sicurezza non sono rispettati, ci sono due livelli di gravità che costringono alla ripetizione della revisione:

  • ESITO RIPETERE: si deve riparare la vettura, conservare la distinta di riparazione, e si ha tempo 1 mese per riportarla a nuova revisione presso lo stesso centro di revisione o presso la Motorizzazione, ripagando nuovamente la tariffa, i diritti alla UMC e la commissione postale
  • ESITO SOSPESO DALLA CIRCOLAZIONE: Il veicolo non può circolare: deve essere riparato e, prima di poter di nuovo circolare, si deve prenotare la revisione presso lo stesso centro di revisione o presso la Motorizzazione: solo nella giornata indicata sulla richiesta di prenotazione ci si potrà recare ad effettuare la revisione, ripagando nuovamente la tariffa, i diritti alla UMC e la commissione postale.

Le Sanzioni previste per chi circola con un veicolo non revisionato

Circolare senza la revisione comporta una sanzione amministrativa a partire da una somma minima di 173€, che si raddoppia in caso di revisione omessa per più di una volta. Se invece si circola con un veicolo sospeso dalla circolazione la sanzione minima sale a 1.998 € in aggiunta al fermo amministrativo per 90 giorni.

Aggiornamento: questo articolo è stato rivisto il 27 Marzo 2024 fonte DEKRA