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Come omologare l’impianto GPL, quanto costa la revisione e la manutenzione

Che sia dovuto all’aumento dei prezzi del carburante o ad una maggiore sensibilità ai temi ambientali, sempre più automobilisti oggi sono propensi ad acquistare una vettura ad impianto GPL (Gas di Petrolio Liquefatto) o Metano o, in alternativa, ad installare un impianto nella propria auto.

INSTALLAZIONE E OMOLOGAZIONE
Installare un impianto a GPL su tutte le vetture a benzina o gasolio è un’operazione molto semplice. La sostituzione dell’impianto difatti non comporta particolari alterazioni per la vettura, mentre i costi di sostituzione da benzina o gasolio a GPL variano a seconda del modello dell’automobile, inoltre i motori a GPL, in conformità con le regole ambientali, di salute e sicurezza previste dalla legislazione italiana, saranno certificati secondo standard CSCS/CPCS minimo. In Italia i sono oltre 5000 officine specializzate nel montaggio di serbatoio GPL con relativo kit di alimentazione: l’installazione, come detto, è molto veloce. Esistono due tipi di serbatoi: quello a formato cilindrico (bombola), che viene solitamente installato nel portabagagli e fissato sul sedile posteriore, e quello a forma toroidale, che viene di norma installato nel vano dove solitamente si trova la ruota di scorta. Una volta completata l’operazione di montaggio sarà necessario effettuare un collaudo per omologarlo e che ne autorizzi la messa in opera. Questo tipo di controllo dovrà essere effettuato presso gli Uffici della Motorizzazione Civile Provinciale, ovvero nella stessa provincia dell’officina specializzata che ha effettuato il montaggio del serbatoio GPL.

MANUTENZIONE
Occorre innanzitutto precisare che, a differenza di un’auto a benzina o gasolio, una vettura a GPL deve essere periodicamente sottoposta ad una manutenzione specifica, ma la legislazione italiana non prevede la revisione delle bombole GPL. L’impianto GPL prevede difatti delle particolari elettrovalvole che rendono sicure le automobili anche in caso di incendio o di incidente.
Tuttavia dopo 10 anni di utilizzo è necessario sostituire le bombole, sia quelle originali, ovvero montate dalla casa madre dove è stato effettuato l’acquisto della vettura, sia in caso di conversione dell’autoveicolo da benzina a GPL (e quindi presso l’officina specializzata che ha effettuato il montaggio del serbatoio): il costo dell’intervento, a seconda delle regioni, varia dalle 300 alle 500 euro.

REVISIONE
Se, come detto, le bombole GPL non devono essere sottoposte a revisione come previsto dalla legge italiana, la revisione dell’auto con impianto a GPL è invece obbligatoria: la prima revisione, come per le autovetture a benzina o gasolio, si effettua dopo 4 anni dall’immatricolazione del veicolo e poi ogni 2 anni. In caso di dimenticanza di revisione, è bene sapere che il tempo utile per effettuare l’operazione è fino all’ultimo giorno del mese in cui la revisione è stata effettuata. Per quanto riguarda i costi della revisione, se ordinaria e cioè eseguita presso gli Uffici della Motorizzazione Civile, la somma richiesta è di 45€ e in questo caso occorre presentare una domanda sul modello TT2100 per richiesta di prenotazione dell’impianto.


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